PRIX RUSSOLO 2024

VENERDI 9 NOVEMBRE 2024  ORE 17

ESECUZIONE DELLE OPERE FINALISTE DEL PRIX RUSSOLO

Nell'ambito del festival Parade Électronique 

https://www.mmt.it/stagione-2024/

CONTEMPORARY MUSIC HUB MILANO - FABBRICA DEL VAPORE

VIA PROCACCINI 4, MILANO


Le opere finaliste dell'edizione 2024 del Prix Russolo sono in corso di presentazione in diverse città europee. Al termine delle esecuzioni il giudizio del pubblico, espresso su una scheda, determinerà l'esito del Prix Russolo Audience Award 2023. Il nome del vincitore sarà annunciato in occasione del concerto finale.  

https://www.facebook.com/prixrussolo

https://prixrussolo.blogspot.com/


PRESENTAZIONE

Philippe Blanchard - Direttore del Prix Russolo

Il Premio Russolo, (chiamato in origine 'Concorso internazionale Luigi Russolo di musica elettroacustica') è stato creato nel 1979 in omaggio al pittore e compositore italiano Luigi Russolo dalla Fondazione Russolo-Pratella a Varese, Italia, diretta da Gian Franco Maffina e Rossana Maggia. Dopo una interruzione di alcuni anni il Premio Russolo ha potuto riprendere la propria attività e dal 2010 è organizzato dallo Studio Forum di Annecy (Francia) con la direzione di Philippe Blanchard. 

Dall'anno della sua creazione, il Premio Russolo esplora i nuovi territori sonori aperti dalle multiformi ricerche del compositore, pittore e metafisico Luigi Russolo (1885-1947). Figura chiave del risveglio musicale del ventesimo secolo, Luigi Russolo divenne famoso nel 1913 con il suo manifesto L' Arte dei Rumori (1913), che sviluppa l'idea che tutti i suoni, specialmente quelli del mondo industriale, possano trovare il loro posto nell'orchestrazione musicale. 

Passerà dalla teoria alla pratica sviluppando una famiglia di macchine sonore, i famosi intonarumori e, successivamente, il rumonarmonio o russolofono, che riuniva vari intonarumori insieme, pilotati da tastiere e pedaliere simili ad armonium: la tastiera regolava l'intonazione, i due pedali l'intensità, i vari registri la scelta dei diversi rumori. Traendo musica dal rumore, questi strumenti precorrono tutta l'esperienza della musica concreta e della musica elettronica. 

Fin dall'inizio Russolo cerca di raggiungere stati di coscienza più elevati attraverso immagini o suoni, ed è in questo contesto che il Prix Russolo 2023 apre il suo campo di ricerca, da questa 34a edizione, a tutta la musica acusmatica o elettronica che rende visibile o udibile l'immateriale, nel doppio movimento di materializzazione dello spirito e spiritualizzazione della materia. A partire dal mese di settembre le opere finaliste vengono presentate in diverse città europee; al termine delle esecuzioni il giudizio del pubblico, espresso su una scheda, determinerà l'esito del Prix Russolo Audience Award 2023. Il nome del vincitore sarà annunciato in occasione del concerto finale.

Philippe Blanchard "ATMOSPHÈRE / ATMOSFERA" DE RUSSOLO AU MUSICIEN SYMBIOTIQUE. Journées d'Informatique Musicale, 1997, Lyon, France.   https://hal.science/hal-03106746


PRIX RUSSOLO 2024

Maria Maddalena Novati  - Presidente Associazione NoMus 

Sarebbe troppo lungo raccontare come NoMus sia venuta in possesso del cosiddetto Fondo Russolo-Pratella della Fondazione di Gian Franco Maffina e Rossana Maggia. Diciamo solo che l'ultima dimora dei materiali raccolti dai Maffina era presso la Casa di riposo G. Verdi di Milano dove Rossana era ospitata prima della morte. I materiali erano arrivati ai Maffina, che costituirono la Fondazione Russolo-Pratella di Varese nel 1979, da varie provenienze: il Mart di Rovereto, gli eredi Boccato, gli eredi Pratella. Gianfranco Maffina li aveva pazientemente ricercati e raccolti per divulgare attraverso mostre, convegni e seminari l'opera di Luigi Russolo, di Francesco Balilla Pratella e dei futuristi italiani.

Lo studioso ottenne in prestito dall'archivio del Mart (Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto) la parte di materiale più strettamente connessa al periodo futurista e alle sperimentazioni musicali di Luigi Russolo e li utilizzò sia per esposizioni che per pubblicazioni. Ora tutto il materiale rimasto della ex Fondazione Russolo Pratella di Varese costituisce un fondo depositato a NoMus attraverso un comodato d'uso stipulato con la Fondazione Casa di riposo G. Verdi di Milano con lo scopo di salvaguardarne l'esistenza e divulgarne il contenuto. Nel fondo sono compresi materiali futuristi di estremo valore e interesse: disegni e brevetti originali di Luigi Russolo, riviste (fra cui «Lacerba», «La voce»), pannelli in plexiglass comprendenti stampe, partiture, ritagli di giornali, foto, lettere, manifesti, 4 intonarumori ricostruiti dal Maffina e dal Boccato nel 1979 su disegni originali, tesi di laurea sulla musica futurista, brochures, composizioni e tutto il materiale relativo all'attività svolta dalla Fondazione Russolo-Pratella in 25 anni per le diverse edizioni del "Concorso di Musica Elettronica" intestato a Luigi Russolo, comprese le partiture e le registrazioni inviate alla selezione.

Infatti, a corollario della sua attività di diffusione dell'estetica futurista, il Maffina aveva organizzato anche un concorso internazionale di musica elettroacustica a partire dal 1979 in collaborazione con l'Assessorato Cultura della Regione Lombardia e del comune di Varese.

Il "concorso internazionale di musica su nastro magnetico elaborato con mezzi elettroacustici, elettronici e computer riservato a giovani compositori di età non superiore ai 30 anni", come diceva il regolamento, voleva onorare la memoria del musicista futurista Luigi Russolo. I premi erano rispettivamente di 1.000.000 di lire per il primo classificato, di 750.000 lire per il secondo e di 500.000 per il terzo. La giuria annoverava fra i suoi membri fisici e ingegneri del calibro di Giuseppe Di Giugno (che aveva progettato la 4X per l'IRCAM di Parigi), musicisti come Pietro Grossi (compositore e direttore del CNUCE di Pisa), Angelo Paccagnini (compositore e titolare di musica elettronica al Conservatorio di Milano, nonché direttore dello Studio di Fonologia musicale di Milano della Rai), Teresa Rampazzi (compositrice, titolare di musica elettronica al Conservatorio di Padova e collaboratrice al CSC di Padova), Gottfried Michael Koenig (Direttore dell'Istituto di Sonologia di Utrecht per l'Olanda), Roberto Dickman (responsabile musicale della Radiotelevisione della Svizzera Italiana), Carlo Ferrario (compositore, responsabile per il decentramento musicale dell'Assessorato Cultura Regione Lombardia). Tanto per citare alcuni partecipanti alla seconda edizione facciamo i nomi di Giorgio Battistelli, Lelio Camilleri, Luca Francesconi, Pietro Pirelli, Walter Prati.

L'opera che il Maffina svolse fu immensa non solo per la conoscenza dell'estetica di Luigi Russolo e dei futuristi ma soprattutto per la passione e al tempo stesso per il rigore scientifico con cui pubblicò i documenti da lui raccolti: lettere, brevetti, riviste, fotografie, quadri, cataloghi. La ricostruzione stessa degli intonarumori con un lato in plexiglass trasparente, attraverso il quale si potessero vedere i meccanismi nell'atto stesso della produzione del suono, ha del geniale e soprattutto rivela il lato didattico e perennemente divulgatore della sua opera. Il suo testo Luigi Russolo e l'arte dei rumori del 1978 resta a tutt'oggi un cardine, insieme agli scritti di Giovanni Lista, della letteratura sul futurismo e soprattutto sul futurismo musicale.

Nel settembre 2022 sono stati pubblicati gli ultimi pensieri di Luigi Russolo con l'edizione critica dell'autografo dei Dialoghi fra io e l'anima a cura di Giuliano Bellorini, Anna e Maria Luisa Gasparotto, Olschki editore, Firenze. Il manoscritto si trova presso l'Associazione NoMus. I materiali del Fondo Russolo Pratella sono disponibili per la consultazione presso la biblioteca di NoMus, via Tito Vignoli 37/A di Milano tutti i giorni, tranne il martedì, dalle ore 14,30 alle 18 su appuntamento. https://www.nomusassociazione.org/fondo-russolo-pratella

NoMus è una associazione culturale che si occupa di promuovere la ricerca nel campo della musica del Novecento (XX secolo) e della musica contemporanea; salvare archivi e fondi musicali contenenti materiali audiovisivi e multimediali; censire, raccogliere, digitalizzare, catalogare e informatizzare, secondo le più moderne tecniche di conservazione e restauro, i beni cartacei ed audio visuali acquisiti; costruire reti informatiche e piattaforme di scambio fra archivi musicali e di beni artistici mettendoli online (ove possibile) o rendendoli comunque disponibili in loco per la consultazione. L'associazione favorisce lo scambio e la cooperazione fra università ed enti culturali ospitando ricercatori in residence attraverso progetti mirati allo studio e alla salvaguardia del patrimonio musicale e culturale del nostro Paese, promuove la conoscenza della musica moderna attraverso studi, ricerche, pubblicazioni, workshop, concerti, manifestazioni e tutti quegli eventi che tendano a diffondere e ad approfondire tale repertorio.Inoltre si occupa dipubblicare, attraverso una serie di quaderni di ricerca, le tesi più meritevoli di giovani ricercatori italiani e/o stranieri o di autori già affermati che vogliano comunque studiare particolari aspetti della cultura del Novecento e pubblicare materiali audiovisivi attinenti al repertorio studiato.


P R O G R A M M A


ore 10-13/14-16

Prove aperte per il concerto dei finalisti del XXVI Prix Russolo sull'acusmonium AUDIOR

a cura di Dante Tanzi ed Eraldo Bocca.


ore 17

ESECUZIONE DEI BRANI FINALISTI

Chuang-chuang Fan "Strings" [2024] 8:09

Enrico Dorigatti "Quantum" [2024] 8:16

Jean-Marc Duchenne "Pieds dans la tête" [2023] 9:55

Ana Gonzalez Gamboa "¿Dov'è lo spazio per l'eufemismo dell'amore?"[2023] 9:53

Camille Lacroix "Quatre hymnes mous" [2023] 9:45

Iris Lancery "Long Long Fleuve Amour"[2021/2024] 8:00

Roxanne Turcotte "Alibi des voltigeurs" [2012 - 14] 8:09


Interpreti all'acusmonium:

Gabriele Balzano, Paolo Castrini, Eleonora M. Ravasi


Al termine della serata verrà resa nota la graduatoria dei partecipanti per quanto riguarda la giuria italiana. 

ASCOLTA E VOTA I BRANI SU BANDCAMP: 
https://ateliernautilus.bandcamp.com/album/prix-russolo-2024


NOTE DI PROGRAMMA

PRIX RUSSOLO 2024 - Esecuzione delle opere finaliste

Interpreti all'acusmonium: Gabriele Balzano, Paolo Castrini, Eleonora M. Ravasi


Chuang-chuang Fan "Strings" [2024] 8:09

L'opera dell'artista, intitolata "Strings", si sviluppa su tre temi principali.

In primo luogo il paesaggio sonoro, che è costruito attorno ai suoni delle corde. L'artista trasforma abilmente le innumerevoli forme di suoni di corde in stati non-corde e, attraverso le tecniche della musica elettronica li trasforma nuovamente per farli assomigliare a corde. La sua preferenza per questi materiali sonori è evidente, poiché vengono reinventate varie forme di corde.

In secondo luogo, l'artista, che nutre una profonda passione per la cosmologia che circonda la nascita dell'universo, incorpora elementi della teoria delle stringhe nell'opera. La teoria delle stringhe postula che le unità più piccole del nostro universo non sono particelle, ma corde le cui vibrazioni danno origine a tutta la materia e alla vita. Il pezzo è una rappresentazione sonora con contrasti strutturali che tracciano un parallelo tra corde aperte e chiuse.

In terzo luogo, ispirata dalla frase cinese "扣人心弦", che descrive una forte risonanza con i sentimenti, la composizione mira a evocare una risposta simile e profonda. Lo sviluppo all'interno del pezzo è simile a un effetto farfalla: piccoli eventi singolari che innescano una serie più ampia di reazioni, suscitando gradualmente le emozioni. Oltre la superficie, l'opera si sforza di generare una vibrazione nelle "corde del cuore" dell'ascoltatore, creando un'esperienza immersiva e visiva attraverso i suoni.

La composizione si sviluppa in tre segmenti, seguendo i costrutti della teoria delle stringhe.

Il primo segmento illustra la trasmissione delle vibrazioni attraverso corde aperte, introducendo un tema di connettività. Il secondo segmento esplora le corde chiuse, stratificando i suoni per evocare la formazione di un buco nero cosmico, trascinando gli ascoltatori in una dimensione collassata e piegata. Il segmento finale emerge in questa nuova dimensione e i materiali sonori tornano gradualmente a un sistema tonale. I microtoni vengono utilizzati per dipingere l'immagine uditiva di questa dimensione incredibile. Diversi temperamenti equabili vengono mescolati e sovrapposti per illustrare lo spazio che è stato piegato. Questo cambiamento rappresenta anche un viaggiodalla superficie al profondo e crea un netto contrasto tra i materiali tonali e quelli atonali precedenti. Nel complesso, il pezzo è un'interpretazione artistica del compositore, che utilizza paesaggi sonori fantasiosi per esprimere teorie e fenomeni scientifici da una prospettiva musicale.

Per garantire prestazioni ottimali del brano, la riproduzione dovrebbe essere impostata con un picco di volume superiore a 90 dB (decibel). La posizione di ascolto dovrebbe registrare oltre 95 dBFS (decibel relativi alla scala completa).

Chuang-chuang Fan, laureato presso la Composition School del Conservatorio di Xinghai, studia con il professore associato Chang Lin. Ha ricevuto due volte il 1° premio allo Shanghai IEMC International Electronic Music Competition. Con una propensione per la sperimentazione con una vasta gamma di suoni, eccelle nell'uso dell'audio per "dipingere", creando musica con un forte senso di immaginazione. Inoltre, gli piace lavorare in diversi ambiti artistici, come la danza, l'arte delle installazioni e il cinema.

Enrico Dorigatti "Quantum" [2024] 8:16

Quantum è un'esplorazione profonda e artistica delle possibilità offerte dal sound design nel contesto della composizione musicale acusmatica. Quantum è stato realizzato impiegando tecniche di sound design su una selezione molto ristretta di materiale sonoro iniziale registrato sul campo (suoni trovati), ulteriormente manipolato per ottenere tutti gli oggetti sonori che possono essere ascoltati nella composizione e che a loro volta compongono sezioni relative a diversi stili musicali che si uniscono senza soluzione di continuità. In Quantum, quindi, il sound design è esplorato da due diverse prospettive: come elemento di connessione e coesione comune a ogni genere di musica elettronica e, da una prospettiva musicale concreta, come il l'eserciziopiù piccolo, atomico e discreto che può essere eseguito su un oggetto sonoro.

Enrico Dorigatti è un artista sonoro sperimentale, compositore e tecnologo creativo che lavora su diversi formati, come audiovisivo, composizione musicale e installazioni generative. Laureato al conservatorio (BA e MA in composizione musicale elettroacustica), ha ricevuto una borsa di dottorato dalla Facoltà CCI dell'Università di Portsmouth (Regno Unito) per perseguire la ricerca basata sulla pratica nelle tecnologie creative. La sua produzione artistica e accademica è stata presentata a livello internazionale.

Jean-Marc Duchenne "Pieds dans la tête" [2023] 9:55

Prima i piedi, i suoni in basso, un po' più lontani dalle orecchie rispetto a quelli del respiro, ma pur sempre rimanendo nel nostro campo di prossimità corporea. Poi il camminare, occasionale o quotidiano, di utilità o di piacere, sulla strada, sui sentieri, sassosi, terrosi, sabbiosi, erbosi, fangosi o ghiacciati, i suoi ritmi, le sue irregolarità, le sue esitazioni, le sue precipitazioni. E infine tutto il resto, i profumi e le sensazioni certo, ma soprattutto i pensieri che girano e si aggrovigliano, che volano via e che si cancellano.

La versione originale di Pieds dans la tête è stata composta per uno spazio volumetrico su 80 canali, e fa parte della serie Préludes à l'espace o Petits scorci dell'Acousmonde. La riduzione stereofonica ha utilizzato alcune tecniche di elaborazione transaurale per cercare di ottenere un'immagine in rilievo che riflettesse la sua concretezza e la sua iniziale agitazione.

Jean-Marc Duchenne è nato nel 1959, vive nella regione dell'Alvernia-Rodano-Alpi.

Dopo gli studi musicali classici di clarinetto e composizioni strumentali, dagli anni '80 si dedica interamente alla creazione acusmatica, talvolta estesa alle immagini video. Gli piace particolarmente esplorare la diversità delle situazioni di ascolto, in particolare attraverso installazioni e dispositivi di altoparlanti originali, e come l'integrazione della dimensione spaziale nella progettazione di opere e suoni possa dare origine a nuove forme ed espressioni. La sua riflessione e pratica dello spazio concreto lo ha portato a sviluppare dal 2023 una serie di plugin dedicati alla creazione suono-spaziale, Acousmodules. Compone esclusivamente nel suo laboratorio personale, che si è evoluto dai 16 canali dei primi anni '90 allo spazio olofonico/volumetrico a 84 canali di Acousmonef di oggi. Questo luogo è aperto anche al pubblico e ai compositori per corsi di formazione, incontri e audizioni. https://sonsdanslair.free.fr

Ana Gonzalez Gamboa "¿Dov'è lo spazio per l'eufemismo dell'amore?" [2023] 9:53  Per voce, elettronica fissa e video

Questo lavoro stabilisce un dialogo di risorse ibride tra voce ed elettronica, ed esplora i limiti del timbro, della dinamica e della saturazione ritmica interagendo con i gradi di purezza del colore, per generare una catena di oggetti sonori-visivi. Questi variano nella loro forma, micro e macro, nutriti dal timbro della voce ove la parola è il filo conduttoreche produce senso e favorisce la coesistenza tra loro al fine di creare un unico discorso compositivo. Ispirato dalla poesia "... e improvvisamente", della poetessa Victoria Tobar, il testo si smembra nella linea del tempo, creando monosillabi che a poco a poco acquistano significato fino a incontrare la parola, la frase, la poesia.

Ana Gonzalez Gamboa è una compositrice ecuadoriana, artista sonora e violoncellista sperimentale. La sua musica naviga tra la saturazione e l'ambiguità del contesto latinoamericano che la circonda. Il suono, come particella che trasmette pensieri, sensazioni ed emozioni, è il suo modo di comunicare. Concentra la sua produzione sull'elettroacustica strumentale, l'audiovisivo, il documentario sonoro, l'improvvisazione libera e la musica noise.

Camille Lacroix "Quatre hymnes mous" [2023] 9:45

Commissionato da Ici l'Onde, prima esecuzione al festival Ekhoes 2023. Celebrazione senza slancio, in quattro movimenti dilatati.

Camille Lacroix è compositrice e artista visuale. Ha studiato scenografia all'ENSAD e composizione di musica elettroacustica al CRD di Pantin. Attualmente si dedica ai diversi campi della musica, delle arti visive e della performance. Inizialmente scenografa di spettacoli dal vivo (in particolare con Cie Pli – Flora Détraz), il suo lavoro si è gradualmente spostato verso la creazione sonora. Nel 2020 inizia a lavorare a un progetto multidisciplinare attorno a un testo di Marcel Duchamp: "Transformer destinato a utilizzare piccole energie sprecate", disponibile sotto forma di raccolta di brani sonori, libretto illustrato e ora in forma performativa.Il suo lavoro viene frequentemente trasmesso nell'ambito di festival dedicati alla creazione sonora: Le Musée Transitoire (Parigi), Festival Futura (Crest), Supersonique (Marsiglia), Exhibitronic (Strasburgo).

Iris Lancery "Long Long Fleuve Amour" [2021/2024] 8:00

Seguiamo il corso, ci perdiamo, risaliamo, giriamo, sogniamo da lontano in questa geografia immaginata. Cosa stiamo cercando? Ci è piaciuto il nome del fiume, abbiamo registrato suoni, acqua, una fonte, chissà, onde di voci, vicino alla mia c'è quella di Bruno, il mio compagno di viaggio con cui mi perdo con fiducia. Ne ho preso questo pezzo. Lo dedico a lui. Eh sì, ho letto in una guida turistica: "L'Amur è una destinazione molto popolare per i viaggi di nozze russi ed è considerato uno dei fiumi più romantici del mondo".

Iris lancery Cantante, compositrice, artista del suono.

Per circa vent'anni sul palco come musicista e attrice, vivendo tra Parigi e Tolosa. Poi, la scoperta di un repertorio vocale contemporaneo, così come il corso di elettroacustica di Bertrand Dubedout al conservatorio di Tolosa nel 2009, che mi ha proiettato in un mondo musicale che ha deliziato il mio appetito per una fenomenologia del suono! Seguono collaborazioni con i compositori Mathias Delplanque, Thomas Hilbert, Bruno Capelle, progetti concertistici e performance live, installazioni sonore, brani elettroacustici, racconti musicali per il pubblico giovane. Il mio precedente pezzo elettroacustico KISS, vincitore del concorso Totem Electroacoustique 2023 a Montreal, ha ricevuto il premio del pubblico. Le mie registrazioni di paesaggi sonori e i "rumori vocali" diventano i miei principali materiali compositivi. https://irislancery.com Da diversi anni, stretta collaborazione con il compositore Bruno Capelle e creazione a Millau della nostra nuova associazione Trip Phonique per produrre le nostre creazioni musicali e sviluppare le nostre attività educative incentrate sull'ascolto e sul suono. "In Pursuit of an Imaginary Organ", la nostra ultima creazione mista per elettroacustica e voce dal vivo, è stata presentata in anteprima a Maiorca per il Festival Encontres Internacional de Compositors lo scorso ottobre. https://irisandbruno.com, https://trip-phonique.com

Roxanne Turcotte "Alibi des voltigeurs" [2012 - 14]  8:09

L'alibi è la scusa definitiva per un ritardo. I volteggiatori sono grandi viaggiatori interiori che stabiliscono il loro luogo al riparo dall'età e dalle intemperie. Quest'opera è segnata da movimenti ciclici e tormentati. Una lettrice in scena dialoga con suoni fissi proiettati nello spazio attorno a lei. Un "looper" memorizza segmenti della sua performance e li ripete sovrapposti creando un ritornello

Roxanne Turcotte è compositrice, tastierista e sound designer; la sua estetica musicale si basa su un'arte dell'integrazionecon un carattere cinematografico e giocoso, spesso dal sapore socio-politico, venato di poesia e umorismo. Il suo lavoro si basa essenzialmente sull'uso di un supporto multicanale spazializzato, con l'integrazione di improvvisazioni dirette dal vivo da spartiti illustrati, installazioni e guidate da immagini. Roxanne Turcotte ha ricevuto il Jan V. Matejcek \ New Classical Music Prize (Socan) nel 2021. La sua musica si è distinta anche a livello internazionale (Bourges, UE, Italia). I suoi dischi Désordres e Fenêtres nationaux sono stati finalisti al Prix Opus (Québec) rispettivamente nel 2011 e nel 2015. L'opera Alibi des voltigeurs è stata scelta per le Giornate Mondiali della Nuova Musica dell'ISCM 2022. È stata anche finalista all'Adisq Gala nel 1982 (Québec), con il suo gruppo elettro-pop Kaméléon.Ha al suo attivo una decina di album e alcune pubblicazioni, numerosi concerti con diversi gruppi musicali. Il suo lavoro elettroacustico è presentato in numerosi festival ed eventi nazionali e internazionali.


INTERPRETI ALL'ACUSMONIUM AUDIOR

Gabriele Balzano Nato nel 1992 a Borgosesia (VC), comincia lo studio del pianoforte in giovane età proseguendo gli studi presso il Conservatorio G. Cantelli di Novara e l'Accademia di Belle Arti di Brera. Dal 2013 frequenta il Conservatorio G. Verdi di Como nel dipartimento di Musica Elettronica e Tecnologie del Suono, dove si è diplomato nel 2017. Allievo di S. Sapir, G. Klauer, W. Prati, A. Vigani, si è specializzato nelle masterclass di G. Kogan, M.Lupone, A. Vidolin, F. Cifariello Ciardi, J. Scordato, A. I. De Benedictis, D. Tanzi, E. Bocca. Dal 2016, interprete e compositore per l'associazione AUDIOR e dal 2019 in collaborazione, come compositore, con il collettivo torinese di danzatori Ekodance International Project. Sempre nel 2019, è stato fra i performer e compositori selezionati per la residenza artistica nel contesto del Premio San Fedele. Nel 2023 fonda il collettivo interdisciplinare Esedra, il quale mira ad approfondire i legami fra musica, danza, fotografia e videoarte. 

Paolo Castrini è compositore, interprete acusmatico e performer. Nato a Montichiari (Brescia) nel 1983, studia pianoforte classico e sperimenta il sintetizzatore analogico e modulare come principale fonte di ispirazione e ricerca sonora multiforme. Arricchito da varie esperienze in studi di registrazione, focalizza il suo interesse sul sound-design e sulla scultura del suono. Nel 2018 scopre la musica acusmatica grazie all'incontro con Dante Tanzi, Eraldo Bocca e il loro acusmonium Audior; segue workshops di spazializzazione in Italia con l'Associazione Audior e in Francia con la compagnia Motus al Festiva Futura 2021 e 2022, ed entra a far parte dell'Associazione Audior come interprete ai festival Novaracusmonium 2020, Vigevano Soundscapes 2022 e al Premio Russolo 2022 a Milano. Nel 2023 si unisce al collettivo Acousmaki partecipando alla creazione della composizione acusmatica "Synesthésie" durante la residenza artistica al Bêta di Angouleme (FR). Partecipa al Festival Futura 2023 come insegnante invitato e come interprete (concerto "Partenaires du Festival" e concerto di apertura della notte bianca).

Eleonora M. Ravasi Studi di composizione e musica elettronica al Conservatorio di Milano. Si specializza successivamente in composizione e musica elettronica alla Musikhochschule di Friburgo (in Germania) dove consegue la laurea. Si è occupata di tastiere elettroniche suonando con vari ensemble e in orchestra per nuove commissioni e prime assolute. Ha frequentato i corsi di Annette Vande Gorne (Be), Motus (Fr) e Audior (It) sulla spazializzazione del suono con acusmonium. Si interessa nell'ultimo periodo di analisi compositive applicate al repertorio elettroacustico e al Soundscape. Per oltre dieci anni ha insegnato tecnologie musicali nelle scuole superiori.

ACUSMONIUM AUDIOR


Interamente progettato e realizzato a partire dal 2012 da Eraldo Bocca, l'acusmonium mobile AUDIOR ha una disponibilità di oltre 80 diffusori (fra banda intera e "colorati" che vengono scelti e utilizzati in base allo spazio in cui viene installato l'acusmonium) e 50 amplificatori, dispone di una consolle di spazializzazione analogica di 32 canali e di due consolle digitali da 16 canali. Gli altoparlanti "colorati" sono diffusori che riproducono solo una parte dello spettro acustico e possono essere anche non lineari nella loro banda di riproduzione. Tutti gli altoparlanti "colorati" e parte dei diffusori a banda intera sono stati progettati in funzione del loro utilizzo con l'acusmonium: alcuni degli altoparlanti a banda intera sono modulari e assemblabili in modo da poter essere adattati alle diverse configurazioni. I diffusori "colorati" hanno tipologie diverse, al fine di riprodurre al meglio la gamma audio cui sono destinati, in particolare, i diffusori frontali sono di tipo dipolare per sfruttare anche l'emissione posteriore riflessa dalle pareti della sala da concerto, dove ciò è possibile, mentre i diffusori per gli alti sono trombe iperboliche che permettono una grande pressione e linearità di emissione. Realizzato al fine di consentire l'interpretazione in concerto del repertorio elettroacustico, l'acusmonium AUDIOR viene utilizzato nell'ambito dello svolgimento di laboratori e masterclass.

Eraldo Bocca Progettista e costruttore elettroacustico e consulente nell'ambito della progettazione acustica ambientale. Ha progettato e realizzato l'acusmonium AUDIOR occupandosi della definizione delle specifiche funzionali, dell'architettura, dell'assemblaggio, dei test di prova degli altoparlanti e della realizzazione dei moltiplicatori di segnale. Pur ispirandosi ai dispositivi mobili in uso in Francia (Radio France, Motus) e in Belgio (Musique Recherches), Bocca ha introdotto criteri costruttivi che legano in modo efficace la diffusività, la modularità e la distribuzione geografica degli altoparlanti. Collaboratore del CESMA (Centro Europeo Studi Musica e Acustica) di Lugano e del Centro Culturale San Fedele di Milano, ha curato per il suo auditorium l'allestimento dell'acusmonium SATOR (50 altoparlanti), inaugurato nel gennaio 2012 e da allora utilizzato negli eventi organizzati nell'ambito delle stagioni di 'San Fedele Musica' (concerti di elettronica live, musica acusmatica, videoarte, Cin'acusmonium). A partire dal 2013 ha tenuto laboratori di elettroacustica applicata per il CESMA (Centro Europeo Studi Musica e Acustica di Lugano) a Novara, e masterclass per i conservatori di Como, Milano, Torino, Lecce (nell'ambito del MATERA/INTERMEDIA) Festival e Genova. È membro fondatore dell'associazione 'Audior'.